Storia
LE CASE DELLE SUORE FRANCESCANE DI GESU’ BAMBINO NEL TEMPO
La Congregazione delle Suore Francescane di Gesù Bambino nacque con la vestizione della loro Fondatrice, il 25 dicembre 1879, a Roma, nella cappella delle Suore della Compassione, ad opera del padre generale dei Frati Minori, padre Bernardino da Portogruaro. Nel febbraio e marzo del 1880, la sorella Carmela, Caterina Vicentini e altre cinque compagne ricevettero l’abito francescano da monsignor Luigi Filippi, vescovo dell‘Aquila e aprirono la casa religiosa nella stessa città, dove la fondatrice aveva già aperta una scuola. Il numero delle aspiranti religiose andava aumentando di giorno in giorno e nel 1885 sorse la casa di Guardiagrele, tre anni dopo, nel 1888, quella di S. Maria degli Angeli, accanto alla Porziuncola, dove Suor Maria Giuseppa Micarelli e le sue suore trasferirono casa generalizia e noviziato. Intanto con l’aiuto di padre Stefano da Castelplanio, la fondatrice scrisse le prime Costituzioni, pubblicate nel 1890 con il Nulla Osta del vescovo di Assisi, monsignor Nicanore Priori, morto nel 1895, e l’approvazione del padre generale, padre Luigi da Parma, morto nel 1905. Nel novembre del 1907 Suor M. Giuseppa fu mandata in Sardegna dalla nuova madre generale, eletta nel primo capitolo generale del 1894, ad aprire una nuova casa. Altre case: Ripacandida 1894. Dal 1915 al 1922 si aprirono 11 case con Asili e laboratori. Ecco l’elenco: 1- Stroncone, 2 – S. Pietro Sovera (Como) + Convitto operaio, 3 – Assisi , 4 –S. Nicolò di Celle, 5 – S. Eraclio, 6- Cerasolo ( Venezia ); 7 – Forenza; 8 – Golasecca (Milano) Piccola Opera Infanzia abbandonata; 9 – Lanciano; 10 – Foligno ; 11 Roma. Il 10 ottobre 1927 partirono le prime suore per l’America latina, poi gradualmente si diffusero in molti continenti. Oggi sono anche in Perù, Colombia- Lorica, Filippine e Camerum. E. P.
LA FUSIONE TRA LE FIGLIE DI S.TOMMASO E LE SUORE FRANCESCANE DI GESU’ BAMBINO
Nell’anno 1880 il canonico don Tommaso De Virgiliis, dietro ispirazione di alcune giovani ortonesi, fondò in Ortona la comunità di suore denominate Figlie di S. Tommaso, per devozione all’Apostolo e perché abitavano nelle stanze attigue alla cattedrale. Nel 1889, lo stesso canonico De Virgiliis, che era già in relazione con don Bosco, si rivolse al successore don Rua per fondere le suore di M. Ausiliatrice con le Figlie di S. Tommaso, che già si erano trasferite nella nuova casa in via della Pace, costruita sul terreno donato da Suor Caterina Basti. Come segno dell’accordo, fu dedicata a M. Ausiliatrice la cappella edificata in via della Pace, nelle adiacenze di Piazza Vittoria, sullo stesso terreno già donato da Suor Caterina Basti. Ecco l’elenco delle Figlie di S. Tommaso: 1 – Suor Teresa Di Diego (Giovanna), superiora, di anni 50, entrata in comunità il 9 giugno 1893, voti temporanei 9 giugno 1893; 2 – Suor Caterina Basti (M. Carmela) di anni 54, assistente ed economa, entrata in comunità, voti temporanei 9 giugno 1893; 3- Suor Addolorata Di Marco (M. Domenica), di anni 54, entrata in Comunità nel 1889, voti temporanei 1893, aiutante di laboratorio di maglieria; 4- Suor Maddalena Mancinelli (Maria Concetta), di anni 47, entrata in comunità nel 1890, voti temporanei 9 giugno 1893, residente a Roma presso le Suore del Buon Pastore, non entrerà nell’aggregazione; 5 – Suor M. Candida Del Ciotto ( Maddalena), di anni 62, entrata in comunità nel 1982, voti temporanei 3 maggio 1895; 6 – Suor Antonietta Seccia ( Anna) di anni 31, entrata in comunità nel 1900, voti temporanei 2 aprile 1904, , dirigente del laboratorio di maglieria; 7 – Suor Imelde Basti ( Ludovica), di anni 48, entrata in comunità nel 1900, voti temporanei 2 luglio 1903, maestra di lavoro delle fanciulle; 8 – Suor Tecla Bertulli ( Augusta), di anni 36, entrata in comunità nel 1905, voti temporanei 2 maggio 1907, impegnata nella cucina e altri lavori materiali; 9- Rosa Alessandroni di anni, entrata il 29 novembre 1913 come aspirante, non entrerà nell’aggregazione. La regola professata era quella delle Suore di M. Ausiliatrice di Don Bosco. La pratica di aggregazione con le Suore Francescane di Gesù Bambino, iniziata il 29 gennaio 1914 si concluse il 19 novembre dello stesso anno. Le Suore Francescane giunsero in Ortona il 17 gennaio 1915. Non solo dettero un nuovo slancio alle opere preesistenti, ma applicando le loro Costituzioni, ne iniziarono altre quali: l’orfanotrofio femminile e l’asilo infantile, la Scuola elementare e il Laboratorio, la visita degli infermi a domicilio, il servizio alle parrocchie cittadine.
ORFANOTROFIO E LABORATORIO
Nel 1915, lasciarono la vita al fronte 202 uomini ortonesi, su una popolazione di circa sedici mila abitanti. Gestire il dopoguerra in Ortona non fu semplice. Le leggi a protezione della maternità e dell’infanzia arriveranno solo nel 1925, con la istituzione dell’OMNI. Va precisato che la patria potestà spettava al padre e in caso di morte alla moglie vedova, solo se lavoratrice. In tutti gli altri casi si faceva il conteggio dei gradi di parentela maschile a cui affidare i minori. Alla fine pagavano sempre i minori in carenze affettive ed economiche. Le Suore francescane di Gesù Bambino, subito dopo la fusione, seppero interpretare il momento storico con due loro iniziative: l’orfanotrofio di nuova istituzione e il laboratorio, in fase di avvio dalle Figlie di S. Tommaso. Accettarono le orfane nella loro casa fino alla maggiore età per istruirle, avviarle al lavoro oppure al matrimonio. Le orfane vivevano letteralmente giorno e notte con le Suore. Il laboratorio femminile, invece, era aperto a tutte le ragazze e per un determinato numero di ore giornaliere. Le ragazze imparavano a tessere, a ricamare il corredo, a cucire vestiti e biancheria con le macchine Singer a pedale e macchine per calze, a preparare capi di maglieria a mano, con i ferri. Dalle cronache dell’Istituto redatte dalle Superiore, che si sono avvicendate nel corso degli anni, risulta che le ragazze preparavano anche fiori artificiali ed altro (1925). Nel 1925, frequentavano l’asilo e la scuola elementare 122 bambini, 26 il laboratorio Orfanotrofio e scuola di laboratorio conclusero con la guerra la loro storia presso le Suore Francescane. Nel 2001 con la legge 149 del 28 marzo gli orfanotrofi sono stati sostituiti con le comunità di accoglienza e le case- famiglia.